martedì 14 marzo 2017

mercoledì 20 luglio 2011

esame 21 22 luglio








martedì 10 maggio 2011

Contesto Luogo

Partnership

Associazione Gruppi Archeologici d'Italia e Gruppi Archeologici Romani
sono due associazioni di volontariato che operano nell'ambito della salvaguardia dei beni culturali in particolare archeologici.
Ho avuto contatti telefonici con il presidente del gruppo romano Gianfranco Gazzetti che mi ha messo in contatto con la dottoressa Lucia Spagnuolo indicata come referente dell'associazione per l'area di Roma sud con la quale ho ottenuto un appuntamento per un colloquio per domani sera.
il sito dell'associazione è:
http://www.gruppoarcheologico.it/

martedì 19 aprile 2011

UN studio

"Proviamo a rappresentare l'architettura attraverso una linea: ad un estremo gli aspetti utili, come gli elementi strutturali, l'efficienza del progetto, la logistica, e dall'altro gli aspetti non utili o estetici. Nell'idea modernista i due estremi della linea sono degli opposti. Ma se la torcessimo in un cerchio, o ancora meglio in un Nastro di Moebius, ciò che è utile e ciò che non lo è risulterebbero essere due aspetti indistinguibili della struttura stessa."



venerdì 15 aprile 2011

Guggenheim New York

Riassunto capitolo 13


L'opera scelta è il Guggenheim Museum di New York progettato tra il 1943 e il 1959 da F.L. Wright di cui si parla all'interno del

capitol 13 "Funzioni diverse: Wright, Aalto, Gropius e Mies" di "Architettura e Modernità".

Il capitolo affronta il tema della ricerca architettonica intrapresa dai grandi maestri in America nel secondo dopoguerra nel

tentativo di rifondare il proprio linguaggio intorno al concetto di funzione che in ciascuno porta a risultati molto diversi e

personali.

In Wright i suoi schemi funzionali si spostano verso soluzioni più curvilinee secondo il movimento del sole o le spirali,

partendo sempre dal principio di modellare lo spazio interno sulla funzione.

L'esempio più eclatante è appunto il museo Guggenheim dove la rampa espositiva (quindi la Funzione dell'edificio)

modella intorno a se tutti gli spazi sia interni che esterni,è saltata qualsiasi griglia o gerarchia.

Tuttavia questa non è una scelta di puro funzionalismo sterile poiché è l'artista stesso a re-inventarsi la funzione

e il modo dell'utente di fruirne tutto questo si traduce con forme estremamente dinamiche e vitali in grado di

imprimere un nuovo linguaggio.

La stessa ricerca stilistica in merito alla funzione viene ripresa anche da altri grandi maestri quali Gropius con

la scelta dell'organigramma, Van Der Rohe invece esasperando la sua formula del "less is more" giunge via via ad

una totale astrazione dello spazio che diventa assoluto ed indifferenziato slegandosi completamente dalla contingenza

funzionale.

I suoi spazi quindi sono assoluti adatti ad ogni tipo di funzione e ad ogni ambiente circostante.

Colui che spinge la ricerca espressiva ancora più avanti e con maggiori esiti formali è il finlandese Aalto con il Dormitorio del

MIT 1947-49 dove partendo dal modello del Padiglione svizzero a Parigi di Le Corbusier del 1932 porta avanti la ricerca con

straordinarie invenzioni personali legando indissolubilmente il suo progetto alla funzione,al luogo,al paesaggio e al contesto.




sabato 9 aprile 2011